CAMPOTOSTO PROJECT – LA MASCIONARA

Dopo un inizio anno importante e impegnativo, segnato dal successo della presentazione della nuova Collezione FW 2019/20 al Pitti Uomo di Firenze, Alberto Fasciani torna con il cuore a Campotosto, dove in questi giorni c’è un magnifico manto bianco. Se in estate è bello, in inverno è magico, surreale!

D’altro canto però, c’è il rovescio della medaglia: la bellezza della neve sui monti e sul lago da un lato e le ovvie difficoltà della popolazione rimasta, dall’altro, che vive e sopravvive con tenacia e passione, sperando che questo silenzio assordante venga rotto il più presto possibile da progetti concreti e dal rumore dei macchinari che segneranno l’ inizio dell’ agognata ricostruzione…

 

In questa nuova pagina dedicata alle eccellenze manifatturiere e artigianali di Campotosto, parliamo di una realtà importante e conosciuta a livello nazionale e internazionale, La Mascionara.

Nei primi anni 70, in un piccolo paese dell’altopiano di Campotosto, Mascioni, nasce un’azienda Agricola Casearia, che non ne eredita solo il nome, La Mascionara, ma anche la genuinità dei sapori e dei profumi, tipici di quel territorio.

Il micro clima infatti è unico nel suo genere e i pascoli, ricchi di tarassaco, timo ed erba cipollina garantiscono, da subito, una qualità eccezionale dei prodotti, a partire dal primo anello della filiera.

Due sono i principi fondamentali su cui si basa fin dall’inizio e permette a questa azienda, unitamente alla passione e alla dedizione dei fondatori, di diventare il punto di riferimento per la produzione di prodotti territoriali di eccellenza, apprezzati in tutto il mondo: il benessere animale e il rispetto della tradizione.

Questi principi affondano le radici nella storia e nella cultura del territorio campotostaro e “vengono sposati” dai fratelli D’Alessio, che si sono succeduti da generazioni, per 40 anni, al comando dell’azienda.

L’obiettivo principale della Mascionara è quello di offrire prodotti genuini, con caratteristiche di profumo e sapori eccellenti.

Ecco perchè fra le linee guida dell’azienda c’è il Benessere Animale, che si traduce nella libertà di movimento di cui godono, nei grandi spazi all’aperto loro destinati, unitamente ad un preciso programma di alimentazione con prodotti naturali.

I loro pascoli “arredano e dialogano”, facendo da sponda agli scenari mozzafiato creati dal Lago di Campotosto, dal quale ricevono in cambio una natura capace di dar vita ai migliori alpeggi del centro sud.

Su questi argini pascolano e prosperano gli animali, fonte delle eccellenze prodotte.

Il rispetto delle tradizioni ha consentito ai F.lli D’Alessio di far riscoprire e apprezzare prodotti che fanno parte della tradizione enogastronomica del territorio abruzzese, come i formaggi ovini a latte crudo e salumi di suini autoctoni.

Facendo un “viaggio” nella vita della Mascionara, si apre un mondo sui prodotti tipici di questo meraviglioso territorio sui Monti della Laga e il signor Rinaldo D’Alessio è un tipico esempio di passione e dedizione verso il proprio lavoro e verso il proprio territorio, nonché di alta capacità imprenditoriale.

Quando qualcuno gli chiede come fa a produrre una tale varietà e quantità di prodotti, a commercializzarli in modo così attento e capillare, lui risponde semplicemente “La voglia di sperimentare è figlia della passione e dell’amore per il mio lavoro, che condivido con uno staff di collaboratori efficienti e laboriosi”.

Numerosi sono i premi e riconoscimenti avuti sia a livello nazionale che internazionale, in occasione di eventi molto importanti sul food, classificandosi sempre ai primi posti.

Un esempio di bontà tipica è la Mortadella di Campotosto, comunemente conosciuta come “Coglioni di mulo” per la caratteristica forma, che ha ricevuto il Premio Qualità Abruzzese 2014, nonché riconoscimenti nel campionato italiano salumi.

Molto famoso anche il particolare Cacio Fiore Aquilano, formaggio con il caglio di cardo, che ha ricevuto riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale.

E’ recente il premio “Gusto Italia 2018”, ricevuto presso la sala consiliare del comune di Pescara, a conclusione di un anno impegnativo e particolarmente proficuo.

Particolare risalto lo diamo anche alla Gran Vaccata, un formaggio che “pare nù parmigiane”! E’ un formaggio di latte vaccino che sa di nocciole e burro e scrocchia sotto i denti, oltre ad avere un sapore piccante e persistente!

Qui, la classica concezione del gusto è superata: si affina il profilo sensoriale, aggiungendo gli odori e i sapori che solo le erbe di quei prati riescono a dare.

“Il latte – dice il signor Rinaldo – è prodotto da mucche che condividono i prati con i lupi che fanno scappare se si avvicinano troppo ai vitelli! Mangiano quando vogliono e quello che madre natura mette loro a disposizione!”

“Pongo un’ attenzione maniacale alla qualità dei miei prodotti, con un controllo e miglioramento costante e certificato del latte e delle carni, sia sul piano nutrizionale che organolettico – gli occhi del signor Rinaldo brillano – Quando acquistate un prodotto della Mascionara, non acquistate solo un bene di grande qualità, ma dovete aggiungere ad esso anche il valore dell’ambiente in cui è nato, uno scenario unico! I nostri salumi e formaggi sono i frutti di questo ecosistema magico che non ha eguali in Abruzzo”.

Eh si, i sani ed eccellenti prodotti di questa bella e laboriosa azienda raccontano fatica, ingegno e impegno, storie di uomini, animali e natura che si intrecciano in una magica danza, dando origine a qualcosa da gustare con tutti i nostri sensi: l’odore dei pascoli, il sapore delle erbe, la spettacolare vista degli animali liberi nel loro habitat naturale, il suono del vento nei boschi e il tocco della fragranza, il tutto in un equilibrio perfetto.

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